Ai
presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e
alle famiglie e a tutti i fedeli della Diocesi di
San Severo
Con gioia vera, anche se con un po’ di
batticuore, desidero rivolgermi a voi carissimi, per
donarvi il mio saluto come vostro nuovo Pastore. Un
brano biblico che tante volte ha accompagnato le
vicende della mia vita diventa vero ancora una volta
oggi: “«Non ero profeta né figlio di profeta; ero un
mandriano e coltivavo piante di sicomòro. Il Signore
mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il
Signore mi disse: Va’, profetizza al mio popolo
Israele.” (Amos 7, 14-15) Attraverso la chiamata di
Papa Francesco, che presiede nella carità la chiesa
del Signore, sono stato inviato a voi: ringrazio
Papa Francesco per la fiducia che ha voluto
esprimere nei confronti della mia persona e gli
confermo la mia devozione e obbedienza.
Non siamo nuovi a questo mondo, né l’abbiamo
costruito con le sole nostre mani: siamo dentro ad
una storia che ci precede, una storia che il Signore
ha fatto diventare, nella sua Misericordia, luogo
della sua presenza: siamo dunque chiamati ad essere
grati al Signore per tutti coloro che si sono fatti
tramite della sua Grazia. Tra loro c’è sicuramente
il Vescovo Lucio Angelo Renna che ha guidato per un
tempo significativo questa Diocesi, e accanto a lui
tanti altri uomini e donne che –secondo la loro
vocazione- hanno contribuito a costruire un pezzo di
quel Regno che tanto desideriamo arrivi in
pienezza e che attendiamo con “beata speranza”.
Vengo a voi prima di tutto desideroso di
ascoltarvi, di imparare, di gioire del tanto bene
che il Signore fa germogliare nella sua Chiesa,
facendo mie le raccomandazioni di San Paolo:
“Rallegratevi con quelli che sono nella gioia;
piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i
medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non
nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a
ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi
stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate
di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se
possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace
con tutti.” (Rom 12,15-18)
So che ci attenderà la gioia e il peso del lavoro
apostolico in un tempo come l’attuale,
caratterizzato da grande complessità: il
compierlo insieme non ci mette paura!
Attendo con trepidazione il momento del nostro
incontro e mentre vi chiedo di pregare per me –come
io faccio per voi- vi benedico di vero cuore
Giovanni